Lenny Kravitz in concert, Cattolica (RN)
Sono già passati vent’anni dal primo disco di Lenny Kravitz? Quel Let Love Rule che rimane uno degli esordi più folgoranti, seppure non proprio originale, del soul-rock degli ultimi quattro lustri? E lui li celebra con una ristampa deluxe del disco e un tour mondiale. Che nella tappa italiana di Cattolica conferma quello che di buono sapevamo di lui. Buon rocker, discreto cantante con belle canzoni in portafoglio e che ha fatto propria la lezione di…. qualche nome? Sly Stone e Jimi Hendrix, Marvin Gaye e i Beatles, Stevie Wonder e i Rolling Stones. Ma non è un derivativo e gli va dato il merito di avere trovato una propria via ( Are You Gonna Go My Way? ) al classico rock-soul. Mantenendo un filo di ingenuità neo-hippie che gli permette di essere ai limiti dello star-system, ovvero dentro quando compone per Madonna e Vanessa Paradis, fuori quando incide low-fi come una volta, suonando da solo tutti gli strumenti.
Il set è trascinante, c’e del sano rock e qualche spruzzata di soul, prolungate parti strumentali che sono una vera e propria dichiarazione d’intenti: nè i tre accordi alla Ramones nè il cerebralismo dei Coldplay. Il meglio arriva alla fine quando tutta l’arena si trascina sotto il palco per una versione fiume di Let Love Rule, il suo vero inno oggi come nell’89. E si chiude con l’orgia hendrixiana di Are You Gonna Go My Way. Bravo Lenny, idealista e nostalgico.