JOHN GALLIANO, DEBUTTO PER MAISON MARGIELA

La sfilata dell’anno. Il tanto atteso connubio tra la rinata Maison Margiela e il talentuoso John Galliano, cacciato da Dior dopo i noti fatti del 2011. Dunque il designer di Gibilterra torna in passerella con la haute couture del marchio, quella linea Artisanal che ha cementato il pensiero concettual-fashion di Martin Margiela. In prima fila stilisti-amici (Alber Elbaz di Lanvin, Christopher Bailey di Burberry, Rifat Ozbek o Manolo Blanhik) e fotografi (Paolo Roversi, Nick Knight). Ma soprattutto un’amica di sempre, Kate Moss, insieme a un esercito di poco meno di 120 happy few.

Alle ore 16,46 calano le luci e inizia lo show, scandito da un soundtrack punteggiato dalla voce di Shiley Basset che canta Big spender, confusa tra suoni work in progress. Inizia lo show; 24 creazioni uniche nate da un concetto semplice: esplorare con gli occhi affascinati di un bambino un Cabinet de curiosité dove trovano posto frammenti differenti e surreali. Che si tratti di un esercito in miniatura che profila un gilet o di una testa arcimboldiana che decora un coat dalle tasche plastificate, di una giacca dalla criniera sauvage o di una manciata di perle che adorna il volto, dell’oro che dipinge i riccioli sul volto o di una tunica dalle tasche occhiute. L’insieme ha un sapore surrealista, onirico. Vicino al pensiero estetico di Elsa Schiaparelli, che Galliano ha sempre considerato una sua maestra. La sinfonia d’insieme è un melange che oscilla tra purismo (la tunica scarlatta, il coat infuocato, il tailleur mannish) ed il volto camuffato di tulle sangue e ridisegnato come in uno scarabocchio infantile di gioielli e corona. Il corpo ammantato da una ball gown drappeggiata. E il busto illuminato da un mosaico, scomposto e tridimensionale, di ninnoli preziosi. Dulcis in fundo, le modelle calcano di nuovo la pedana indossando le tele, ovvero gli scheletri di carta, cotone e dettagli con sui vengono materializzati i sogni del designer sul manichino, prima di diventare abito. In un percorso che porta a svelare l’errore, a raccontare i segreti dell’atelier.

Galliano al momento ha in mente solo due parole: sogno e bellezza. Ed è quello che ha voluto raccontare con questa sfilata. Dove ha voluto far parlare gli abiti tornando all’essenza della coutureJohn-Galliano-comeback-for-Maison-Martin-Margiela

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