Bahrain: vince Hamilton, secondo Raikkonen
Dopo la doppietta Mercedes nella “Parigi d’Oriente”, Shanghai, il circus della Formula 1 è sbarcato nel regno del Bahrein per la quarta prova iridata.
Il campione del mondo Lewis Hamilton era chiamato a confermare la splendida prestazione fornita in Cina, con la pole position soffiata per pochi millesimi a Nico Rosberg e la vittoria domenicale sempre a discapito del compagno di squadra.
Un week-end nato sotto il peggior auspicio, dopo le accuse di sessismo che gli sono piovute addosso per i festeggiamenti sul podio cinese.
Hamilton è finito sotto accusa per aver spruzzato lo champagne in faccia ad una hostess, che dall’espressione immortalata nei fotogrammi delle agenzie internazionali è parsa affatto entusiasta.
“E’ stata una cosa divertente, non avrei mai voluto mancare di rispetto a qualcuno o cercare di mettere in imbarazzo una persona” si è smarcato Hamilton, archiviando il “caso”.
Un fuoco incrociato se assommato alle proverbiali polemiche con Nico Rosberg, a cui Hamilton ha voluto rispondere nel modo più consono: in pista.
A dire il vero il fine settimana in terra asiatica era iniziato all’insegna del Cavallino Rampante: nella prima sessione delle libere la Ferrari era riuscita a piazzare entrambe le vetture davanti a tutti.
Non pervenute, o quasi, le frecce d’argento che si erano dovute accontentare del 15° (Rosberg) e 16° tempo (Hamilton).
Scenario ribaltato nelle seconde e terze libere con le Mercedes nuovamente protagoniste in prima fila. E per fugare ogni dubbio sulla forza della F1 W06 Hybrid ci ha pensato ancora una volta Hamilton che con il tempo di 1’32”571 ha conquistato la pole position davanti al ferrarista Vettel, staccato di quattro decimi.
In seconda fila l’altra Mercedes di Rosberg, tallonata a meno di un decimo dal ferrarista Kimi Raikkonen.
La gara non ha riservato sorprese: Lewis Hamilton ha vinto, anzi stravinto, anche in Bahrain preservando senza affanni e per tutti i 57 giri del Gran Premio la prima posizione conquistata in pole position.
Per il pilota britannico è il terzo successo su quattro gare: forse non abbastanza per decretare la parola “fine” ai sogni iridati dei concorrenti ma con una forma così smagliante e una macchina stratosferica, Hamilton lancia la sua “Ipo” per riconfermarsi campione del mondo anche nella stagione 2015.
A rovinare l’ennesima doppietta delle Mercedes ci ha pensato Kimi Raikkonen, tornato sul podio dopo un digiuno durato 25 gare. Se si cercava un segno della rinascita del pilota finlandese, questa è stata la prova, e il secondo posto ha avvicinato il probabile rinnovo di contratto anche per il 2016.
Grande protagonista della gara è stato anche l’altro “gregario” di lusso, Nico Rosberg, che al volante della seconda freccia tedesca ha fin da subito iniziato un entusiasmante duello con il connazionale Sebastian Vettel, al punto di indurlo in errore.
Peccato per il finale un po’ confusionario che l’ha relegato alle spalle in terza posizione.
Ruote nelle sabbia,invece, e primo errore decisivo per l’asso ferrarista che ha poi deciso di cambiare il musetto della Ferrari per problemi con l’ala anteriore; una prova opaca, certificata dalla quinta posizione finale a oltre quaranta secondi dal “marziano” Hamilton.
Vettel è stato costretto a far le valigie per Barcellona con l’amaro in bocca, dopo aver delapidato i frutti di una gran giro fatto in qualifica.
La prova di forza fornita da Raikkonen rimarca tuttavia, se ancora ce ne fosse stato il bisogno, che la Ferrari è sempre più vicina alle prestazioni delle Mercedes: con le gomme dure il finlandese ha inanellato ottime prestazioni che fanno ben sperare per il proseguo del campionato.
I quasi venti secondi recuperati a Rosberg negli ultimi giri, che l’hanno portato a sopravanzarlo al penultimo passaggio, sono la dimostrazione che non è vietato sognare.
E’ il settimo podio per Raikkonen in Bahrain ma manca ancora il gradino più alto: le speranze sono rimandate di un anno.
“Non si è mai contenti di arrivare secondi – ha dichiarato il pilota finlandese in conferenza stampa – ma dopo un inizio difficile sono soddisfatto di essere tornato a fare risultati. Alla fine stavo arrivando veloce ma i giri erano finiti. Dobbiamo essere contenti di oggi, dopo le qualifiche fatte è una buona conclusione, anche se speravo in un risultato migliore”.
Il team principal della Ferrari, Maurizio Arrivabene, ha sottolineato la prestazione di Kimi (“è un mastino allucinante in gara”) e “perdonato” l’errore di Vettel: “Siamo tutti umani, nonostante il buon lavoro della squadra si possono fare degli errori, questo è il bello dello sport. La prossima volta sarà carico e farà meglio”.