Ducati cala il bis, ma il Mugello si infiamma per Valentino
Tutti aspettavano il giallo, invece nella roulette della motoGP è uscito il rosso.
Ma Valentino Rossi, terzo alle spalle della coppia Ducati Lorenzo-Dovizioso, ha comunque elettrizzato i tifosi che dipingevano con i suoi colori le tribune erbose di un Mugello mai così effervescente.
Il maiorchino, alla sua prima vittoria con la rossa di Borgo Panigale, allo start si è piazzato davanti agli altri e ha tenuto per tutti i 23 giri del Gran Premio.
L’assolo di Lorenzo non ha comunque tolto adrenalina alla gara che ha vissuto i suoi migliori momenti nei duelli per le posizioni di rincalzo come quelli che il Dottore ha ingaggiato con Iannone e Rins per il terzo posto facendo ribollire di entusiasmo l’oceano giallo delle tribune.
Tutti avrebbero preferito vederlo sul gradino più alto, ma il Dottore va sul podio e questo è sufficiente a scatenare la festa.
Saranno i 5,2 chilometri estremamente tecnici, saranno le 15 insidiose curve o il rettilineo più lungo del Motomondiale, sta di fatto che pochi circuiti come quello fiorentino riescono a coinvolgere e trascinare gli spettatori.
Chiunque sia quello che stappa lo champagne, alla fine il vincente è sempre lui, il Mugello, quel nastro d’asfalto che una volta l’anno diventa il tempio pagano che abbraccia e ammalia le migliaia di fedeli della motoGP.
E sono stati 150mila quelli che hanno partecipato, tifando, urlando ed emozionandosi ad ogni sorpasso, ad ogni staccata, con il “Rumore” che li inebriava inducendoli quasi in uno stato di trance poi spezzata nell’estasi finale dell’arrivo. Perché al Mugello si vive a trecento all’ora anche sugli spalti, col battito accelerato e i sensi acuiti per tutto il weekend del Gran Premio d’Italia di Motociclismo.
Non a caso la parola d’ordine degli appassionati del Motomondiale che ogni anno arrivano sulle colline toscane è “Al Mugello non si dorme”.
Perché quando si fa buio e il paddock è ormai deserto, la musica sostituisce il rombo dei motori e si va avanti così fino all’alba in un’atmosfera a metà tra il rave e la festa di paese.
Ed è impossibile dormire quando le colline profumano di carne alla griglia e la musica techno rimette in circolo l’adrenalina accumulata durante il giorno. Il Mugello è tutto questo e molto altro, incluse la solidarietà e la sostenibilità.
Raccolta differenziata e riciclo dei rifiuti, mobilità sostenibile e un programma di controllo delle eccedenze alimentari che ha portato al recupero di oltre duemila pasti poi donati a un vicino centro anziani. Dal risultato sportivo a quello del botteghino, il bilancio del Gran Premio d’Italia del Motomondiale del 2018 è stato un successo sotto tutti gli indicatori, ma è già iniziato il conto alla rovescia per la prossima edizione. E il Mugello aspetta tutti, campioni e tifosi, per fargli vivere ancora una volta la sua magia.