Festival di Castrocaro, il giovane Papasidero sulla vetta del podio
Da Castrocaro Terme ne sono nati di talenti che poi hanno dominato lo scenario della musica italiana. Basti pensare a Zucchero, a Gigliola Cinquetti o a Carla Bissi, meglio nota da tutti come Alice. Volti allora sconosciuti ma che poi si sono affermati come icone della musica italiana. Questa volta è stato il turno del giovane ventiduenne Davide Papasidero a cui è toccata la vetta più alta del podio della 56esima edizione del Festival di Castrocaro “Voci nuove volti nuovi”.
Una finalissima ricca di emozioni e soprattutto di personaggi noti del calibro di Patty Pravo, esibitasi sulle note di un medley dei suoi più grandi successi come “Se perdo te”, “Pazza idea” e poi “Dimmi che non vuoi morire”. Grande protagonista e conduttore della serata – andata in onda su Rai1 il 19 luglio scorso a partire dalle 21 – è stato Pupo, autore di celebri brani come “Gelato al cioccolato” e “Su di noi”, infiammando il pubblico di Piazza D’Armi e Terra del Sole.
“Non voltarti più” l’inedito del giovane Papasidero che ha convinto la giuria presieduta da Iva Zanicchi
A giudicare il giovane talento romano una giuria non di poco conto presieduta da Iva Zanicchi, per tre volte vincitrice del festival di San Remo; Claudio Cecchetto, produttore di talent scout di artisti musicali e televisivi come Jovanotti, Fiorello e 883; Marco Masini, cantautore di successo reduce dalla vittoria di “Canzonissima 2013”. E ancora altri celebri nomi come la produttrice discografica Alexia e Isabelle Adriani, cantante ma anche attrice italiana.
Papasidero, già in passato noto per aver partecipato alla quinta edizione di “X Factor” (il talent show di Egidio Romio; ndr.), si è affermato sul ventottenne genovese Francesco Ciapica convincendo la giuria con un’originalissima interpretazione di “Un’emozione da poco” di Anna Oxa per poi sfornare la carta vincente con il suo inedito “Non voltarti più”. Ma tale fase finale comunque è stata il frutto di un’impegnativa selezione – con l’attenta supervisione del direttore artistico, il giornalista Massimo Cotto – svoltasi in tutta Italia ed ha visto il coinvolgimento di oltre 500 talenti, tutti rigorosamente tra i 15 e i 29 anni, arrivando ad una scrematura di 12 finalisti che sono stati poi i protagonisti della diretta del 19 luglio. Una serata che ha permesso loro comunque di ritagliarsi una scena importante, oltre che concedergli l’onore ma anche l’onere di calcare uno storico palco.
Infatti, per cominciare, i 12 talenti sono stati accompagnati sul palco da 6 nomi importanti che hanno segnato la storia del Festival di Castrocaro, ma non solo. Li elenchiamo ma sicuramente non per ordine di importanza. Sono: Paolo Mengoli, Fiordaliso, Paolo Vallesi, Lighea, Michele Pecora e Donatella Milani. Inoltre per alcuni di loro prevista la possibilità da Nove Eventi – cordata formata da una serie di società operanti nell’ambito discografico e già organizzatrice della manifestazione – di ulteriori opportunità e ad altri, invece, precisamente tre tra loro, Barley Arts ha messo a disposizione la possibilità di aprire concerti di artisti nazionali ed internazionali. Ma ad uno solo la possibilità di un contratto discografico completo messo in palio dalla Keep Hold di Andrea Fresu e da Red Fish. Questo vuol dire dalla pre-produzione alla distribuzione sul mercato fino alla promozione sui vari media.
Ma Papasidero non è stato di certo l’unico vincitore della serata. Infatti ad Emilio Carrino è andato il Premio per il Volto Nuovo con una giuria presieduta da Luigi Pieraccini, sindaco di Castrocaro Terme e Terra del Sole, mentre di certo non è andata in secondo piano la performance del soprano russo Ekaterina Gaidanskaya, vincitrice del Festival Internazionale Voce Canto lirico 2013. Esibizione quest’ultima, ma come tutte quelle della serata del resto, accompagnata dall’orchestra diretta dal maestro Stefano Palatresi.
Da Casrtrocaro un nuovo re quindi, un re oggi sconosciuto proprio come lo erano i tanti big che da quel palco, allora, mossero i primi passi. A questo punto, che la tradizione continui.