Mini: evoluzione di un’icona dell’automotive. Incontro con Stefano Ronzoni, Head of Mini Italia
Interview: Enea Casadei
Text: Redazione
Nel 1959 nasce la prima Mini. Acquisita nel 1994 da BMW Group, Mini oggi è un’icona nel settore Automotive. Incontriamo Stefano Ronzoni, Head of Mini Italia, che ci racconta la sua avventura nel BMW Group e le nuove sfide per l’anniversario dei 60 anni dalla creazione della prima Mini: tra e-mobility e nuove tecnologie, tra sicurezza e competitività.
Quali i momenti più significativi di questi 18 anni in Bmw Italia?
Sono stati 18 anni intensi e ho vissuto le diverse anime dell’azienda. Vi sono entrato col brand BMW come commerciale, poi come capo dello sviluppo rete. Sono passato alle moto come direttore vendite e General Manager e ora mi occupo dello splendido brand Mini. Tutte esperienze dal valore importante nella mia crescita personale e professionale.
Qual’è il percorso formativo che le ha permesso di ricoprire il prestigioso ruolo di Head of MINI?
Laureatomi in economia alla Cattolica, ho lavorato per una compagnia petrolifera. Poi ho deciso per qualcosa di diverso e mi sono buttato nell’automotive. Una sfida, ma mi sono innamorato di questo mondo e ho avuto la possibilità di raggiungere questa grande azienda, il BMW Group.
Che impegno prevede la sua attività?
Tante ore di lavoro. Ore piacevoli, perché faccio una cosa che mi piace con persone che stimo, che mi stimolano e che spero stimolare.
Com’è oggi l’ambiente di lavoro in BMW Italia e com’è cambiato negli anni?
Quando sono arrivato in BMW vi era già un piano per passare da 48mila a 100mila macchine: era un momento di forte energia e forte spinta. In quest’azienda si percepisce la volontà di non sedersi mai sui risultati fatti.
A fronte di un gran lavoro di impostazione marketing e comunicazione, come vi relazionate con i venditori?
I venditori sono fondamentali. Abbiamo iniziato un programma dedicato per farli sentire parte della squadra. L’anno scorso li abbiamo portati a visitare la fabbrica. Vedi come è fatta la Mini, quanti strati di acciaio ha la portiera, quando parlerai al cliente, lo ricorderai e lo dirai. Lavoriamo molto con i venditori: sono i nostri ambasciatori.
Come è cambiato il mondo dell’automotive?
Oggi è molto frenetico e competitivo, richiede notevole apertura mentale e una sana attitudine alla competizione. Fronteggiamo sfide continue: dalle nuove tecnologie alla nuova mobilità.
Ci sono diverse anime nel nostro cliente che vanno tutte soddisfatte e le nostre macchine sono in grado di farlo.
60 anni di MINI: come lo celebrerete?
E’ un anno importante. Stiamo organizzando una serie di momenti per celebrare questi 60 anni – non te li posso svelare. Posso dirti che c’è una macchina, la 60 Years Edition, fatta apposta per questo compleanno. Sarà una 3 porte perché chi fa gli anni è una 3 porte.
Dopo 60 anni, chi è oggi il cliente MINI?
Abbiamo una clientela eterogenea individuabile in 3 macro-segmenti: il cliente più giovane e cool, attento alla personalizzazione, il cliente centrale sui 50 anni, e il cliente con una vena tra sportivo e urbano. Mi piace ricordare che abbiamo tante donne perché comunichiamo in maniera maschile: gli uomini si riconoscono nel brand Mini e le donne lo amano per il suo approach maschile.
Si parla spesso oggi di E-mobility, cosa ne pensa a riguardo?
L’anno scorso abbiamo lanciato la prima ibrida, primo step di una strategia. L’e-mobility fa parte del futuro.
Nel 2019 è previsto il lancio della MINI 100% elettrica? Conferma?
Sarà presentata fine di quest’anno per poi iniziare la commercializzazione all’inizio del prossimo.
Quali sono i vantaggi nell’acquisto di una vettura elettrica?
La vettura elettrica ha un’attenzione all’ambiente diversa dal motore endotermico. Dal punto di vista Go Kart feeling la macchina elettrica ha una notevole ripresa, ed è silenziosa. Questa mancanza di suono in certi contesti è fantastico.
Cosa pensa della nuova tecnologia Twin Power Turbo?
Nel giusto contesto ogni tecnologia è corretta. Ho fatto i test per vedere le mie reazioni neuroscentifiche alla guida della nostra F60 ibrida Countryman : mi sono emozionato come un bambino. Se guidi una Mini comunque ti emozioni.
Riguardo la sicurezza, cosa offre oggi MINI?
E’ la macchina che comprerei a mio figlio: dal punto di vista tecnologico da il massimo di sicurezza sia attiva che passiva.
Quale modello MINI è stato il più venduto?
In Italia la Countryman ha una storia di successo fin dal suo lancio.
Una persona come lei, sempre impegnata professionalmente, che spazi riserva alla vita privata?
Pochissimi ed è importante ritagliarseli. E’ importante staccare. Spegni il cervello e quando riparti ci hai guadagnato.